Rimini – Un ideale passaggio di testimone tra Capitali italiane della Cultura si è svolto nello stand della CNA nazionale al TTG di Rimini, il Salone del turismo in corso di svolgimento a Rimini. Protagonisti l’ex sindaco di Pesaro ed europarlamentare Matteo Ricci, Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento (Capitale della cultura 2025); Letizia Rosati, assessore alla cultura della città de L’Aquila (capitale nel 2026) e, in rappresentanza di Pesaro, Silvano Straccini, coordinatore di Pesaro 2024. Con loro il segretario nazionale della CNA, Otello Gregorini. Un incontro che è servito a capire quale sia stato il percorso che Pesaro ha affrontato dalla presentazione del dossier ad e quale quello che stanno intraprendendo le due città future capitali.
Matteo Ricci (in collegamento da Bruxelles) ha parlato dello straordinario risultato raggiunto dalla città che ha amministrato fino a qualche mese fa e di tutti gli effetti in termini di promozione del territorio, indotto economico e prestigio che Pesaro sta già raccogliendo e raccoglierà in futuro. Il turismo è un asset strategico per l’Italia ed essere Capitale italiana della cultura rappresenta non un punto di arrivo ma di partenza. E’ stato poi il coordinatore di Pesaro 2024 Silvano Straccini a raccontare il programma di quest’anno “capitale” e le sinergie e collaborazioni che si sono attivate anche con le forze economiche ed anche con la CNA, tra le prime associazioni ad aver aderito al progetto.
Anche Miccichè ha raccontato come si muoverà la sua Agrigento nel corso del 2025, parlando della sua capacità di inclusione e di contaminazioni in un percorso che cercherà di far scoprire, oltre la Valle dei Templi, anche la città meno conosciuta. Già definito anche il programma di Aquila 2026, descritto con entusiasmo da Letizia Rosati, un progetto inclusivo in grado di valorizzare tutte le realtà del territorio e di coinvolgere anche i centri che la circondano.
Le conclusioni del segretario nazionale della CNA, Otello Gregorini che ha sottolineato “come il mondo della piccola impresa e dell’artigianato sia fondamentale nel costruire un progetto “capitale”. Le aziende del food, della moda, del turismo, dell’artigianato artistico del nostro Paese rappresentano non solo il bello ma anche il fatto bene; l’unicità di un patrimonio che è nostro e solo nostro. Il made in Italy dei nostri artigiani rappresenta un valore insostituibile nella valorizzazione del territorio e del paese. Per questo CNA aderisce ai programmi delle Capitali della cultura nella convinzione che nel rapporto tra istituzioni e piccola impresa si possano attivare sinergie importanti anche da un punto di vista economico”.