Fano (PU) – Il Carnevale si avvicina (prima sfilata il 17 febbraio) e il rosso del nastro che caratterizza i “lavori in corso” non è ancora stato tolto e non si sa bene quando questo accadrà. Proprio venerdì scorso, il sindaco Massimo Seri e l’assessore ai Lavori Pubblici Cristian Fanesi annunciavano che a breve si sarebbero incontrati con la Carnevalesca e che comunque, in caso di un prolungamento dei lavori, è già pronto il piano B.
Cauto ottimismo da parte dell’amministrazione comunale dunque, rabbia invece da parte di Hadar Omiccioli del Movimento 5 Stelle che da tutta un’altra versione a questa vicenda: “Seri e Fanesi – scrive – non hanno sbagliato i tempi dei lavori al Pincio. La tempistica è stata cosi programmata dai due per potersi fare dei bei selfie con le forbici in mano ad inaugurare tra le 60mila persone del carnevale”.
Se sindaco e assessore avessero questo in mente non è dato sapersi, quel che è certo che per l’inizio delle sfilate sicuramente i lavori non saranno terminati, o comunque non totalmente: “Seri e la sua giunta – riprende Omiccioli – hanno deliberatamente causato disagi, mancati ricavi e perdita di clienti ai commercianti locali e del centro. Questa amministrazione causerà problemi a tutta l’organizzazione del Carnevale che sarà costretta a sfilare tra percorsi alternativi arrangiati con disagi non di poco conto per le famiglie e per tutte le migliaia di persone che ogni domenica si recheranno alle sfilate”.
A dire il vero, il percorso alternativo che sarà attuato in caso del prolungarsi di lavori non dovrebbe cambiare molto le abitudini di chi vive in centro o di chi arriva a Fano per il Carnevale. I carri, infatti, entreranno al Pincio da Via Corridoni e dopo aver svoltato a sinistra usciranno su Viale Gramsci all’altezza del ristorante La Mandria.
Il dito di Omiccioli comunque, non è puntato solo sulla questione Pincio: “Davanti alle telecamere delle tv nazionali saranno due i cantieri non terminati. Quello del Pincio e quello, non dimentichiamolo, dell’ex-Agip, ancora in attesa della bonifica e di un progetto di riqualificazione. Un appello allora va fatto: ci si attivi affinché questi cantieri siano almeno coperti o integrati all’ambiente circostante con pannelli o strutture idonee colorate e in tema con il carnevale. Almeno – conclude – salviamo il salvabile”.