Fano (PU) – Gli ultimi due consigli comunali dell’anno sono stati particolarmente accesi. A tenere banco, oltre alla variante urbanistica per la nuova piscina, anche la delibera per la premialità (35mila euro) del presidente Aset relativa all’anno 2017, la cui votazione è saltata per mancanza del numero legale.
“Dopo aver deciso con la maggioranza di rinviare il Consiglio al giorno successivo – scrive Mattia De Benedittis di Noi Giovani -, con l’impegno di far proseguire i lavori, l’opposizione è uscita dall’aula per non votare la delibera sull’Aset. E’ davvero deludente che la parola dei colleghi sia venuta meno, e altrettanto deludenti sono state le strumentalizzazioni sulle premialità previste dall’Aset che avrebbero permesso all’attuale unico presidente di avere una retribuzione congrua al lavoro che svolge. E’ opportuno ricordare che l’attuale Presidente della nuova Aset svolge un lavoro di importante responsabilità, tutto questo per un corrispettivo che non si avvicina neanche lontanamente alle alte indennità che siamo abituati a vedere per altre dirigenze della Pubblica Amministrazione”.
Di parere opposto, ovviamente, l’opposizione: “Questa delibera – scrivono Davide Delvecchio (Udc), Giovanni Fontana, Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli (M5S), Gianluca Ilari, Marianna Magrini (Progetto Fano), Stefano Mirisola (Forza Italia), Luca Serfilippi (La Tua Fano), Riccardo Severi (Gruppo Mist e Lucia Tarsi (Fano Città Ideale) -, identica a quella presentata nel 2016, era irricevibile, sarebbe stato vergognoso approvare i criteri premiali ad anno concluso, con obiettivi preconfezionati. Altrettanto assurdo che il premio previsto fosse maggiore dello stipendio annuale percepito (35.000 € contro i 31.000 € di stipendio annuale). Siamo fieri di aver abbandonato l’aula e di aver fatto risparmiare 35.000 € ai fanesi, trovando per una volta nella sostanza l’unità tra diverse anime politiche del consiglio comunale. Niente di personale nei confronti dell’attuale presidente, ma ai nostri occhi sarebbe stato difficile spiegare alla città una scelta del genere, in un momento storico in cui le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese”.
Pronta la replica di De Benedittis: “Come mai il centrodestra si ricorda di questa ‘immoralità’ solo adesso che è all’opposizione? Come mai, durante gli anni più difficili della crisi economica e sociale, non si è mai pensato di rivedere le retribuzioni delle allora due Aset? Come mai la giunta è rimasta di ben dieci componenti lautamente retribuite, con annesse segreterie, tutte a carico di una collettività che avrebbe tratto beneficio da quei risparmi nei tempi di magra che stiamo affrontando? Sembra del tutto inutile – conclude – voler ragionare su proposte veramente concrete con chi ha solo l’interesse di danneggiare l’attuale amministrazione con la speranza di trarne un futuro vantaggio elettorale. Allora verrebbe da chiedersi se la nostra città si merita questo tipo di rappresentanti. E non solo come lo sono stati al governo, ma anche per come si stanno comportando dall’opposizione”.