Fano (PU) – «Polemiche sterili». L’assessore comunale all’Ambiente, Samuele Mascarin, e il presidente di Aset spa, Paolo Reginelli, concordano nel giudizio sulle critiche subite dai 5 stelle successive all’annuncio che l’Ue ha finanziato con quasi mezzo milione di euro la vasca di prima pioggia. L’opera, prevista vicino alla foce del torrente Arzilla, porterà al depuratore le acque piovane in eccedenza, le più cariche di sostanze inquinanti, evitando che arrivino al mare. Vantaggi per l’ambiente, per la salute pubblica e per l’offerta turistica a Fano.
«Quella che propone M5s – dichiara l’assessore Mascarin – è una polemica davvero incomprensibile e al limite del ridicolo. Per la prima volta nella sua storia il Comune di Fano ottiene un finanziamento europeo per le politiche ambientali, 493.000 euro per il risanamento del torrente Arzilla, ma M5s riesce a polemizzare persino su un incontestabile successo. I fondi europei sono una bella notizia per la città, che si aggiunge alla bonifica di 175 tonnellate di amianto in tutti gli immobili comunali, all’abbattimento dell’ecomostro all’ex-mattatoio, all’aumento della raccolta differenziata al 75 per cento, all’introduzione della vigilanza video-ambientale. Il Comune di Fano non ha mai investito tanto, anche economicamente, per la tutela dell’ambiente. E questo, incredibilmente, pare dispiacere ai 5 Stelle».
Aggiunge il presidente di Aset spa, Paolo Reginelli: «Stiamo affrontando problemi irrisolti da decenni, predisponendo progetti innovativi e pionieristici in perfetta linea con le normative europee, come dimostra l’ingente finanziamento appena acquisito. Un’opera di questo tipo, ben eseguita, richiederà in totale 2 milioni. Per qualcuno è solo un costo, per Aset è un investimento sulla salute pubblica e sulla qualità dell’ambiente, con conseguenti vantaggi anche per l’offerta turistica della nostra città. Confermo che, per quanto riguarda i due scolmatori a Sassonia, la conclusione degli interventi è programmata fra il 10 e il 30 di settembre 2018 per ovvie ragioni legate alla stagione balneare, in accordo con l’ufficio circondariale marittimo. Test e collaudo a ottobre, sempre del 2018. Nel frattempo nessuno tra gli operatori turistici, la categoria più deputata a trattare le questioni della stagione balneare, ha mai rimproverato ad Aset di avere rovinato o compromesso qualcosa».