Pesaro – La Città Capitale della Cultura 2024 aderisce alla “strategia internazionale Rifiuti Zero” come previsto dalla delibera di Giunta approvata nei giorni scorsi e presentata dall’assessora alla Sostenibilità Maria Rosa Conti: «Con la formale adesione a Rifiuti Zero, ufficializziamo il lavoro avviato per dissociare la crescita di produzione di rifiuti». Un passo importante, che si muove «Sugli interventi, visioni e progettualità già attuati dall’Amministrazione comunale negli anni e che oggi prendono nuovo slancio per perseguire le linee indicate da Rifiuti Zero». Tra le quali: “La separazione alla fonte”, per organizzare efficacemente la differenziata; la promozione di raccolta più efficaci come il “porta a porta” o di prossimità, in grado di “conteggiare” il rifiuto; le iniziative di riduzione degli scarti; gli incentivi economici; la promozione di analisi del residuo per spingere una riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili (e realizzare la Responsabilità Estesa del Produttore). Con l’obiettivo finale dell’azzeramento dei rifiuti.
A verificare il perseguimento delle finalità che si pone il Comune con l’adesione a Rifiuti Zero, sarà la Consulta comunale della Sostenibilità (istituto di partecipazione approvato dal Consiglio comunale nella seduta dell’11 dicembre), all’interno della quale «sarà istituito, dal prossimo incontro in programma a gennaio, uno specifico Osservatorio verso Rifiuti Zero per rendere il percorso di riduzione dei rifiuti partecipato, aggiornato e soprattutto condiviso costantemente con un rappresentante dell’azienda che effettua il servizio di igiene urbana» sottolinea Conti. «Pesaro ha aderito al sistema di monitoraggio sulla sostenibilità della Rete dei Comuni Sostenibili; tra gli indicatori più importanti c’è quello sulle policy e azioni amministrative di gestione dei rifiuti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Con il lavoro che intraprenderemo con la strategia Rifiuti Zero non si parlerà più solo di “scelte impiantistiche” finalizzate al trattamento e smaltimento dei rifiuti. Le parole chiave saranno anche, e parallelamente: prevenzione, riutilizzo, riciclaggio e recupero» conclude l’assessora.