Fano (PU) – “Rimaniamo allibiti da come la politica stia tirando i remi in barca per una risoluzione così decisiva per la sanità pubblica”.
Sono parole dei consiglieri di Fano a 5 Stelle i quali scrivono al sindaco Massimo Seri una lettera aperta, a seguito della decisione di servirsi di un’applicazione informatica per decidere la sede dell’ospedale unico provinciale.
“Soprattutto – continuano – le scriviamo perché in quella sede si faccia uso del buon senso e delle esperienze fin qui acquisite. Veramente ancora crede che un ospedale unico, con meno posti letto, con un abbandono della sanità di prossimità, come soluzione prettamente di presunto risparmio economico, sia la soluzione da perseguire? La invitiamo a seguire un’applicazione informatica che faccia arrivare una buona sanità ai cittadini e non a far arrivare meglio i cittadini ad un ospedale unico, facendo chiudere quelli attuali.La recente riqualificazione di Ostetrica e della Breast Unit nell’ospedale di Fano dimostrano che ancora è possibile rimodernare e mantenere gli ospedali attuali, riorganizzandoli e potenziandoli, come avviene nella Provincia di Rimini: un unico presidio amministrativo che agisce tramite tre ospedali territoriali. Per potenziare Ostetricia è servito poco più di 1 milione di euro. Pensi a come possono essere riqualificati gli ospedali attuali solo con i 150 milioni che servono per costruire le strutture esterne dell’ospedale unico, escluse le nuove strumentazioni. Oltretutto è chiaro che, dopo la bocciatura della commissione comunale sul referendum per la difesa dell’ospedale di Fano e, di conseguenza, degli ospedali provinciali, politicamente è stato accerchiato dal PD fanese e Regionale in modo da non avere uno strumento importantissimo da poter far valere in fase di trattativa. Anche per questo, rialzi la testa, non si faccia schiacciare da un PD che non vuol neanche far esprimere i cittadini fanesi sull’ospedale unico. A questo punto si faccia capofila dei comuni della Vallata del Metauro e non solo, per la riqualificazione della sanità e degli ospedali esistenti, vicini ai cittadini. Dica un secco no all’ospedale unico. Faccia in modo che la sanità non diventi bacino di comitati di affari, ma sia terreno fertile per una buona e sana politica”.