Sant’Angelo in Vado (PU) – Valorizzare il patrimonio culturale e archeologico. Sant’Angelo in Vado sta riuscendo anche in questo. Dopo aver rilanciato il tartufo con un progetto che è stato preso ad esempio anche da altri comuni del territorio, il Comune sta ora riqualificando la “storia” del paese dando il giusto lustro al suo museo archeologico che verrà presto inaugurato nella nuova sede di Palazzo Mercuri. Museo archeologico che potrà contare anche su una importante sala multimediale che verrà realizzata grazie al contributo che il consigliere regionale Mirco Carloni è riuscito ad inserire nell’assestamento di bilancio. Un emendamento da 20.000 euro che serviranno per dare ancor più risalto al patrimonio archeologico di Sant’Angelo in Vado. Non è un caso se il sindaco Giannalberto Luzi e il vice sindaco e assessore alla Cultura Romina Rossi hanno ringraziato più volte Carloni per questo importante finanziamento. “Piazza Umberto I sta diventando sempre più il cuore del nostro Comune – ha detto Luzi – ed in particolar modo Palazzo Mercuri non verrà più considerato come un bene accessibile solo a pochi ma, al contrario, un luogo aperto a tutti coloro che vorranno ammirare le nostre bellezze”. Il vice sindaco Rossi ha poi sottolineato: “Il contributo che il consigliere regionale Carloni è riuscito a farci avere ci permetterà di rendere maggiormente fruibile il museo archeologico. Oggi la tecnologia è infatti fondamentale per far accrescere l’interesse anche nei confronti della storia e della tradizione. La sala multimediale sulla quale ci metteremo al lavoro da subito si inserisce all’interno di un progetto di valorizzazione del nostro Comune che ha interessato la Domus romana, l’istituzione di un ufficio turistico in collaborazione con Confcommercio di Pesaro e Urbino e l’idea di puntare sul tartufo per tutto l’anno. Solo mettendo in rete il nostro patrimonio potremo dare il giusto risalto a Sant’Angelo in Vado”. Infine le parole del consigliere Carloni: “Sono sempre stato dell’idea che la politica non debba elargire contributi a pioggia ma premiare i progetti migliori, quelli per i quali può mancare un ulteriore tassello per prendere porto. E così sono felice di essere stato utile per la realizzazione di una sala multimediale a Palazzo Mercuri, perché il museo archeologico deve essere reso fruibile anche attraverso la tecnologia”.