Scuola giornalismo di Urbino: nuova sede in centro
- 11 Ottobre 2016
Urbino (PU) – Scade martedì prossimo, 18 ottobre, il termine per presentare la domanda di ammissione alla selezione per il nuovo biennio della Scuola di giornalismo di Urbino. La nuova scadenza è stata decisa in accordo con l’Ordine nazionale dei giornalisti e ci consentirà di accogliere i nuovi trenta praticanti nella splendida sede in centro. I moduli da compilare, le informazioni sui requisiti e la documentazione da presentare sono disponibili sul sito del Ducato ifg.uniurb.it.
Saranno posticipate anche le prove di ammissione. I candidati saranno convocati il 24 ottobre per le procedure tecniche obbligatorie per la predisposizione dei computer portatili mentre la prova scritta si svolgerà martedì 25 ottobre.
Da 26 anni la Scuola di giornalismo di Urbino forma i giornalisti del futuro. Anche il nuovo biennio sarà stato impostato con una visione proiettata al futuro, senza dimenticare i capisaldi della professione, affrontando le sfide del mondo digitale e di un mondo del lavoro in continua evoluzione.
La scuola dura due anni con frequenza obbligatoria e stage nelle più importanti redazioni italiane e anche all’estero. E’ sostitutiva del praticantato, garantendo quindi alla fine del biennio la possibilità di fare l’esame di abilitazione professionale per l’iscrizione all’Albo dei giornalisti professionisti. Oltre alle lezioni teoriche i 30 allievi lavoreranno alle testate della scuola: il Ducato (sia nella versione web che in quella cartacea, distribuita in migliaia di copie gratuitamente); l’agenzia di stampa Ducato Notizie; i giornali radio di RadioDucato; il magazine DucatoTv e ovviamente gestendo i profili social.
Gli allievi lavoreranno nella redazione radio, web, tv, carta stampata e agenzia, che da anni è un vero punto di riferimento per i cittadini e gli studenti di Urbino per la cronaca locale, i reportage, gli approfondimenti e le inchieste, anche di respiro regionale e nazionale. Da sempre all’avanguardia nel digitale,gli allievi dell’Ifg lavoreranno nella redazione integrata – non divisa per media – e saranno in grado di dare la notizia nel modo migliore per ogni testata.
Per i nuovi trenta praticanti ci sono molte novità in serbo: una nuova sede, in pieno centro storico di Urbino, per vivere al meglio la vita cittadina e studentesca; la possibilità di fare richiesta di un prestito d’onore; una nuova didattica, che coniuga tradizione e innovazione, il che significa dare grande spazio al digitale; una grande attenzione ai nuovi sbocchi nel mercato lavorativo, in particolare per quanto riguarda freelance e service giornalistici. Previste anche diverse borse di studio per i più meritevoli.
Dunque il digitale al centro di tutto, con la consapevolezza che un giornalista di oggi non può che essere “nativo” digitale e non solo da un punto di vista anagrafico. Per muoversi nella contemporaneità, per capirla e per raccontarla, è imprescindibile sapere come l’ecosistema digitale (social network, citizen journalism, open data, big data e algoritmi…) ha cambiato il mondo del giornalismo, mettendo in crisi i modelli tradizionali.
Tutto questo però non ha ridotto lo spazio della professione. Anzi: la fame d’informazione nella società è cresciuta, i cittadini vogliono sapere di più e in maniera più rapida, globalizzata, si informano in maniera diversa, destrutturata, a volte incompleta.
C’è bisogno quindi di più giornalismo, nel senso più alto del termine. E più giornalisti che abbiano voglia di abbattere i muri tra l’informazione dall’alto e quella dal basso; più giornalisti consapevoli e impegnati a essere, nel mondo oggi, in grado di comprendere e gestire un flusso d’informazioni sempre più ricco e più complesso.
La scuola è arrivata al suo 14° biennio e ha formato dal 1990 quasi 400 giornalisti professionisti che oggi coprono posizioni di responsabilità in tutti i gruppi editoriali italiani e in tutti i media come Repubblica, Corriere della Sera, Sole24Ore, La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Il Messaggero, Rai, Mediaset, Sky, La7, Radio24, RadioCapital, RDS, RTL, RadioRai, Huffington Post, Il Post e in quasi tutti i settimanali e periodici italiani (radio, tv, carta stampata, online e agenzie).