Fano (PU) – “Per l’amministrazione fanese è più urgente investire sul Pincio piuttosto che intervenire nelle scuole frequentate dai nostri figli?”. A porsi la domanda sono i consiglieri comunali Davide Delvecchio (Udc), Marianna Magrini e Gianluca Ilari (Progetto Fano), Luca Serfilippi (La Tua Fano) e Stefano Mirisola (Forza Italia) che hanno presentato una nuova interrogazione “per chiedere – si legge nel documento -, visto i grandi proclami sugli interventi effettuati sulle scuole fanesi, perché la primaria ‘Sanzio’ di Via Caprera a Centinarola ha ancora un impianto obsoleto di riscaldamento che causa continui disagi alle famiglie e ai bambini e alle bambine che la frequentano. Prima dell’emergenza neve gli studenti sono stati rimandati a casa per ben 4 a causa della rottura dell’impianto di riscaldamento. Cosa attende la giunta ad investire i fondi (circa 26 milioni di euro lasciati dalla precedente amministrazione a causa patto di stabilità) per interventi importanti ed urgenti come questo? Chiederemo inoltre – termina la nota – se la scuola ‘Sanzio’ di Centinarola è dotata di certificazione antisismica e come si intende provvedere in caso contrario”.
Oltre a quella di Centinarola, sono diverse le strutture sotto la lente d’ingrandimento del centrodestra fanese: “Nonostante le dichiarazioni mezzo stampa e in consiglio comunale degli assessori Fanesi e Mascarin – prosegue il documento -, riceviamo continue e numerose denunce da parte dei genitori sui disservizi e sulla precarietà di molte scuole ed asili di Fano, soprattutto nelle frazioni e nelle zone periferiche. I genitori lamentano il fatto di dovere far passare intere giornate ai propri figli in strutture a volte fatiscenti evidenziando la pericolosità di alcuni istituti/scuole/asili. Come consiglieri comunali avevamo già raccolto e presentato al Consiglio Comunale alcune situazioni spiacevoli: quella in cui versa la Scuola materna comunale “A. Gallizi”, che avevamo precedentemente denunciato con forza, le cui risposte non ci avevano soddisfatto; la situazione della Scuola materna di Falcineto, con infissi ormai finiti e mangiati dai tarli a tal punto che ci sono buchi enormi nei quali passa acqua e vento; le proteste dei genitori della Scuola materna “L’Albero Azzurro”, la cui palestra è stata chiusa, non potendone avere riconosciuta l’agibilità dal Comune, la struttura presenta o presentava problemi infrastrutturali rilevanti già segnalati e noti all’assessorato. Una palestra in cui i solai stanno sprofondano, i muri s’abbassano e creano fratture grandi al punto d’avere luci verso l’esterno, con crepe fino al soffitto, per la quale è stato più volte sollecitato l’intervento del Comune”.