Il lavoro degli head hunters si sviluppa sempre più su scala internazionale, ricercando profili da ogni paese anche per professioni tradizionali, come quelle ospedaliere. Secondo i dati della UE il 52% dei medici che espatria sono italiani, attratti da paghe allettanti e migliori condizioni contrattuali. Dall’Italia agli Emirati Arabi: ai medici offrono fino a 20 mila euro al mese, più casa, scuola, autista e interprete.
Vado a Dubai: come muoversi?
Uno degli aspetti che spaventa di più chi deve trasferirsi è il trasloco. Cambiare casa mette in crisi chiunque, soprattutto se il nuovo domicilio è a 5000 km di distanza, come nel caso di Dubai negli Emirati Arabi. La scelta migliore è affidarsi a professionisti specializzati in traslochi internazionali, come Bliss Moving ad esempio, così da ricevere il supporto necessario per affrontare il cambiamento con serenità, specialmente nel caso di un trasferimento in tempi un po’ stretti.
Se gli stipendi profumati possono spingere molti medici a lasciare l’Italia per Dubai, non mancano criticità, in primis la lingua. Spesso da contratto è compreso un interprete, tuttavia destreggiarsi con un alfabeto nuovo può risultare complicato e rendere difficili anche attività ordinarie come fare la spesa. Per familiarizzare con la lingua bisogna imparare ad utilizzare i dizionari arabi, dove le parole sono elencate secondo le tre lettere radicali q-b-l; il termine istiqbaal (accoglienza), ad esempio, si troverebbe sotto la “q” e non sotto la “i”. Un altro passo è studiare la cultura araba, dove è centrale il Corano anche per le sue influenze sulla letteratura. Quello che farà piacere conoscere è la generosità e l’ospitalità delle popolazioni arabe verso gli estranei, spesso invitati a casa per pranzi o tè pomeridiani: un’ottima occasione per esercitarsi nella lingua.
Dubai e famiglia: come scegliere le scuole e altre cose da sapere
Per chi si trasferisce con la famiglia documentarsi sulle scuola è cruciale. Dubai offre numerosi istituti, in continuo aumento in base alle mutevoli esigenze della città. Per gli expat le scuole sono private e molte senza scopo di lucro, infatti reinvestono le rette negli istituti stessi, e in tutte è obbligatorio lo studio di arabo e francese. L’anno scolastico va da settembre a giugno. Quel che più conta sapere è la necessità di prendere contatti in anticipo: le liste di attesa sono lunghissime.
Qualche curiosità su Dubai: la popolazione è multietnica, solo il 15% della popolazione è del posto, e piuttosto giovane, il 58% degli abitanti ha tra 25 e 44 anni, La città inoltre vanta stravaganti attrazioni: per esempio la torre più alta del mondo (Burj), un arcipelago artificiale di 300 isole, una penisola artificiale a forma di palma e un resort dove mangiare ammirando gli squali. Trasferirsi a Dubai è una scelta di vita importante, ma le attrazioni di certo non mancano.