Fano (PU) – “Le politiche giovanili nella nostra città devono essere riformate. Sulle nostre ragazze e i nostri ragazzi bisogna crederci per davvero e non chiamarli solamente per qualche passerella in consiglio comunale o coinvolgerli in qualche iniziativa estemporanea”.
Luca Serfilippi è sensibile nei confronti di questo argomento e pone l’accento sul cambio di passo che ci deve essere nella programmazione di queste attività. “Dal primo giorno ci metteremo al lavoro per riaprire la consulta dei giovani, un organo che è chiamato a delineare un percorso, che ha come principale obiettivo quello di far tornare protagoniste le nuove generazioni”.
Serfilippi sottolinea l’urgente bisogno “di mettere a disposizione spazi pubblici dedicati a loro, dove possano organizzare attività, mettendo in risalto e valorizzando le loro bellissime idee. Un esempio concreto è legato al recente Fano Fitness Festival oppure al Poderino Live, eventi che hanno avuto il merito di creare contenuto in luoghi strategici. Vogliamo ricercare un dialogo di qualità”.
Questa chiara prerogativa secondo Serfilippi deve essere anche una risposta alla poca partecipazione “dei ragazzi alla vita della città. Ci sono luoghi come la Memo oppure la futura Fabbrica del Carnevale che potranno essere adeguati e idonei ad ospitare iniziative che gli stessi giovani progettano. Inoltre, va potenziata l’esperienza della sala Cubo: ecco non è sufficiente che un’amministrazione pensi a qualche evento dedicato ai giovani, c’è bisogno di renderli protagonisti e fidarsi del loro talento. Solo in questo modo tornerà ad esserci un vero rapporto e far sì che la città possa esaltare le capacità dei più giovani”.
Serfilippi conclude affermando che: “Purtroppo in questi 10 anni sono stati tagliati i fondi sulle politiche giovanili, è stato smembrato l’ufficio e la consulta dei giovani. Questi sono i risultati della giunta di centrosinistra. Noi vogliamo far cambiare passo alle Politiche Giovanili per far sì che le nostre ragazze i nostri ragazzi abbiano qui le lo opportunità che cercano”.