Fano (PU) – “Fanesi e Marchegiani hanno calato la maschera, hanno già l’accordo per il ballottaggio”.
Il candidato sindaco Luca Serfilippi, dopo il confronto di ieri sera a Fano Tv è perentorio: “Fanesi e Marchegiani sono due facce della stessa medaglia. Ieri sera ne hanno dato la prova. Il vero cambiamento siamo noi del centrodestra: siamo una coalizione unita e compatta, con un programma chiaro e condiviso con tutti i quartieri. Noi siamo l’unica vera alternativa ai 10 anni di centrosinistra dove sia Marchegiani sia Fanesi hanno già governato, paralizzando Fano. Addirittura sul Piano Regolatore hanno votato insieme a dimostrazione del legame che li unisce. Chi si illudeva che Marchegiani fosse l’alternativa al centrosinistra si sbagliava di grosso, in quanto hanno già un accordo pur di tornare a governare. Del resto hanno impostato una campagna elettorale incentrata sulla sanità, tanto che questa mattina in preda ad un attacco di disperazione Fanesi e Minardi, che non si sono mai sopportati, distribuivano volantini all’uscita del Santa Croce con la speranza di racimolare qualche voto. Sarebbe stato più coerente se, su quel volantino, avessero anche detto che loro il Santa Croce lo volevano chiudere per fare un ospedale unico a Pesaro”.
Serfilippi evidenzia come sia abissale la distanza tra Marchegiani e Fanesi: “Su tutti gli argomenti si trovano divisi, tanto che in questi anni non si sono mai, e ripeto mai, trovati d’accordo. Dalla viabilità, alle infrastrutture, fino alle opere pubbliche, passando per le decisioni più importanti. Ricordo la Variante di Gimarra, la variante di Centinarola, l’ex zuccherificio e l’Aset. Non c’è un tema che li accomuna, se non la fame di potere e di poltrone. Dopo ieri sera, i fanesi lo hanno capito. Così come hanno compreso che noi abbiamo le competenze e le capacità di guidare lo sviluppo di Fano”. Serfilippi precisa che: “Per farlo dobbiamo vincere al primo turno scongiurando questo poltronificio che è già programmato per le prossime settimane del ballottaggio. L’unico cambiamento siamo noi”.