Fano (PU) – “L’assessore Fanesi critica in modo strumentale la nuova legge urbanistica regionale per nascondere anni di ritardi, contraddizioni e divisioni della maggioranza che hanno bloccato lo sviluppo e la crescita della città di Fano, impedendo di mettere a terra risorse importanti per le infrastrutture. Approvare un nuovo PRG per scopi elettorali a fine legislatura dimostra palesemente il suo fallimento da assessore. Fanesi, invece di lanciare accuse vaghe che mettono a nudo la sua mancanza di conoscenza, faccia fare mea culpa al PD, suo partito che, al governo della Regione, per anni ha promesso una nuova legge urbanistica senza mai nemmeno avviare una discussione”.
Luca Serfilippi, consigliere comunale e consigliere regionale, nonché Presidente della III Commissione Regionale (Urbanistica ed Ambiente) risponde nel merito alle critiche promosse dall’assessore all’urbanistica Christian Fanesi sulla nuova legge regionale recentemente approvata dalla commissione.
“Le osservazioni promosse dall’assessore Fanesi, che definisce “trappole” alcuni aspetti, dimostrano che non ha letto o non ha capito il testo. Non esiste alcun “strapotere regionale” nella nuova legge, in quanto la CeVi, scelta come strumento principale sull’esperienza di altre regioni, è un nuovo metodo di concepire da pianificazione. Il potere vincolante regionale non entra nel merito delle scelte, serve solo a garantire la verifica della compatibilità dei vari strumenti urbanistici con gli strumenti di pianificazione ed è pertanto di natura esclusivamente tecnica”.
“L’assessore Fanesi dimostra scarsa conoscenza anche di quella che lui chiama la seconda trappola legata ai piani attuativi e ai singoli interventi del piano casa. Da assessore dovrebbe sapere che il piano casa dal 31 Dicembre 2023 non esisterà più; in attesa che la nuova legge entri pienamente a regime e definisca una nuova programmazione attraverso il PUG, nei 4 anni di transizione sono previste varianti in deroga con benefici analoghi a quelli previsti dal piano casa attuabili solo attraverso questa normativa. Basta con le ipocrisie e le imprecisioni. I piani attuativi dovevano essere “conformi” al PRG per questo venivano attribuiti alla giunta. Con la nuova legge i piani attuativi dei PUG devono essere “coerenti” e non più conformi ed è pertanto indispensabile che gli stessi vengono approvati dai consigli comunali. Ricordo inoltre all’assessore Fanesi che, mentre nelle altre regioni, grazie a leggi urbanistiche moderne ed efficaci, la rigenerazione e la riqualificazione dell’esistente sono entrate a pieno regime già da tempo, nelle Marche, a causa di ritardi e del non rispetto delle promesse da parte del PD, dovremo aspettare che la nuova legge entri pienamente a regime dopo il periodo transitorio”.
“L’Assessore all’urbanistica Fanesi, criticando il lavoro altrui cerca di giustificare ritardi, divisioni della maggioranza e incapacità di mettere a terra gli investimenti per Fano. A lui rivolgo l’invito ad avere maggiore prudenza nei giudizi e a fare mea culpa per i tanti errori che il suo partito ha fatto condannando la Regione Marche ad avere una nuova legge vecchia di trent’anni. Fanesi non scarichi sulla Regione le responsabilità sue e della Giunta Seri”.