Fano (PU) – “Un’opposizione così scadente non si è mai vista. Non hanno argomenti, su questioni delicate non fanno proposte serie per cui mi chiedo cosa debba aspettarsi la città se questi dovessero vincere le prossime elezioni”.
Dopo l’ennesimo intervento del centrodestra in merito alla chiusura/non chiusura della Casa Albergo Don Tonucci (l’ultima mozione è stata presentata mercoledì da Davide Delvecchio Udc, Lucia Tarsi Fano Città Ideale, Marianna Magrini e Gianluca Ilari Progetto Fano, Luca Serfilippi e Stefano Mirisola del Gruppo Misto), il sindaco di Fano Massimo Seri alza la voce facendone anche una questione politica: “Lo abbiamo detto in tutte le salse – ha dichiarato fiancheggiato dall’assessore ai servizi sociali Marina Bargnesi –, la casa albergo Don Tonucci non chiuderà e nessuno sarà ‘sbattuto in mezzo alla strada’ come riportato dai giornali e come l’opposizione vuol far credere. Questa operazione porterà a Fano 80 nuovi posti letto, di cui 40 di Rsa (per pazienti non autosufficienti che non possono essere assistiti in casa e che necessitano di specifiche cure mediche di più specialisti e di una articolata assistenza sanitaria, ndr), 20 per le cure intermedie e 20 per le demenze. Non è possibile ogni 10 giorni tornare sull’argomento per via di strumentalizzazioni politiche del centrodestra. Gli ospiti della Don Tonucci sono stati informati durante un incontro e sono tranquilli”.
Ad incontrare gli anziani sono stati però anche Davide Delvecchio e Lucia Tarsi lo scorso 3 agosto e, a loro dire, il clima non è proprio così tranquillo.
“E’ normale che un anziano leggendo sui giornali certe cose si preoccupi – ha incalzato il sindaco – ma visto che continuano a presentare mozioni e interrogazioni ora presenteremo un documento anche noi in consiglio comunale per dire basta a queste fake news una volta per tutte. La casa albergo è fondamentale per la città di Fano e al momento ci sono varie ipotesi su dove gli anziani saranno trasferiti una volta che partirà il cantiere (operazione Cives, ndr) ma nessun servizio sarà ridotto, anzi, saranno implementati. Ricordo inoltre – ha concluso il primo cittadino – che stiamo parlando di un cantiere che partirà tra un anno e mezzo e che solo nel suo step conclusivo riguarderà gli attuali 13 ospiti della Don Tonucci”.
Critica nei confronti dell’opposizione e ferma del difendere la bontà dell’operazione è anche l’assessore ai Servizi Sociali Marina Bargnesi: “Stiamo seguendo la questione con estrema cura dei dettagli – ha detto – e una volta terminato il tutto la città avrà un servizio importantissimo di cui necessita come dimostrano i recenti studi dei fabbisogni della Regione. Oggi le persone che necessitano di cure in Rsa devono recarsi a Cagli, Fossombrone, Mondavio, Macerata Feltria, Pergola e Porto Potenza Picena, dopo lo potranno fare anche a Fano e questo significa sanare una lacuna storica della terza città delle Marche, una risposta che nemmeno le precedenti amministrazioni erano riuscite a dare e forse è proprio per questo che ora si oppongono con così tanta insistenza”.