Fano (PU) – “A Fano bisogna aver paura a girare di notte da soli”. Così si era espressa la candidata a sindaco del centrodestra Lucia Tarsi nel giorno della sua presentazione. Parole forti che avevano messo in evidenza come il tema sicurezza sia tra i punti principali della sua campagna elettorale. “Parole che non sono certo di buon auspicio per incentivare il turismo – scrive oggi Edoardo Carboni, segretario di Noi Giovani -. La nostra lista civica è stata la prima ed unica a proporre un consiglio monotematico sulla sicurezza con gli addetti ai lavori.
Perché è chiaro che ci sono alcune problematiche da affrontare e debbano essere meglio approfondite con le Forze dell’Ordine e gli operatori sociali e, al di là della reale situazione, c’è una percezione di sicurezza diversa, ed è giusto che questa percezione vada ascoltata e vadano date tutte le rassicurazioni e garanzie del caso. Ma nonostante ciò – continua Carboni – non ci sentiamo di sostenere che Fano sia come Città del Messico o Caracas e dire che a Fano non si possa girare da soli non è un buon messaggio turistico, dire che non si può andare in stazione da soli oltre che falso è un messaggio che potrebbe certamente avere ripercussioni serie sull’attrattività della città”. Toni sbagliati dunque secondo Carboni per il quale dire una cosa del genere “è la cosa più devastante che si possa fare contro una qualsivoglia programmazione turistica o di qualsiasi rilancio economico e narrativo del territorio.
Il turismo e l’economia non si costruiscono con le paure – prosegue il segretario – ma con la speranza e la lungimiranza, unite ad una programmazione che coinvolga l’intera città insieme a operatori ed esperti del settore, uniti ad una classe politica consapevole e preparata”. Per Noi Giovani non è il caso di fare allarmismo dunque “perché Fano è una città sicura e vivibile, in cui viene riconosciuto un certo benessere e una certa tranquillità e dove ci sono fatti di cronaca che verranno sempre contrastati con fermezza dalle istituzioni pubbliche. Smettiamola di fare politica sulle paure, poiché ne risentirebbe tutta la città. Dietro le speculazioni di oggi si nascondono conseguenze non sempre prevedibili del domani, con ricadute sull’economia di settori strategici e questo noi non vogliamo e non possiamo permetterlo”.