Fano (PU) – “Parliamone, discutiamone ma evitiamo schiamazzi e allarmismi inutili”. Ancora il regolamento sull’arredo urbano al centro dell’attenzione delle forze politiche della nostra città. In attesa dell’incontro tra amministratori e soggetti interessati che si terrà giovedì, ad intervenire oggi è Sinistra Unita il cui pensiero è molto simile a quello espresso ieri dal direttore di Confesercenti, Tiziano Pettinelli.
“Il regolamento dell’arredo urbano – si legge in una nota – era atteso da tanto tempo ed era davvero necessario per garantire decoro e maggior rispetto nei confronti dei valori storico-monumentali della nostra città. Questo strumento consentirà l’attivazione di procedure semplificate per l’ottenimento dei permessi da parte del comune e della soprintendenza,lasciando pur sempre spazio alla libertà, alla creatività, alla progettualità da parte degli esercenti. Quando questa amministrazione si è insediata alla guida della città – incalza SU -, dopo dieci anni di governo del centrodestra, ha trovato vuoti normativi in diversi settori, spiegabili solo con certe modalità di fare politica. Senza regole è più facile fare marketing elettorale e fornire strumenti giuridici che propongono cambiamenti. Rivendichiamo pertanto con forza il cambio di indirizzo di questa amministrazione che ha una visione nuova e moderna della città e vuole ristabilire il tempo delle buone pratiche”.
Migliorare il documento però si può, ecco come secondo Sinistra Unita: “La nostra proposta è quella di prevedere agevolazioni fiscali (Tari, ecc.) per coloro che devono sostenere spese importanti per l’adeguamento al nuovo arredo pur ribadendo il concetto che nessuno spazio attualmente concesso verrà modificato o revocato e che ci sono due anni per adeguarsi”.
“L’obbiettivo è comune – conclude -, snellire le procedure e rendere più bella, appetibile e accogliente la città. Ci sono tutte le condizioni per collaborare: amministrazione, soprintendenza, esercenti, uffici, tutti disponibili a trovare insieme le migliori soluzioni. Con buona pace delle opposizioni”.