Fano (PU) – Il Comune di Fano, in qualità di capofila dell’Ambito Sociale 6, promuove gli Stati Generali dell’Innovazione Sociale, un’iniziativa fondamentale per ridisegnare i nuovi servizi alla persona creando un modello che valorizzi una reale collaborazione tra i Comuni dell’ambito, gli Enti del Terzo Settore e le realtà diocesane. Un progetto che punta a costruire un sistema di welfare partecipato e sostenibile, basato sui principi di coprogrammazione e coprogettazione.
“Vogliamo proporre un nuovo modello che si basa sulla qualità dei servizi per dare risposte concrete a tutti i cittadini che ne hanno bisogno – spiega il sindaco Luca Serfilippi, nonché Presidente del Comitato dei Sindaci dell’Ambito Sociale 6 –. L’incontro sarà pragmatico, non un esercizio di stile, e traccerà una linea di partenza comune tra tutti i soggetti coinvolti: Comuni, Terzo Settore e altre realtà del territorio. È un impegno che mi ero preso in campagna elettorale e sono felice di portarlo avanti con il supporto dell’assessore Lucia Tarsi e delle tante realtà che collaborano con noi”.
Gli Stati Generali rappresentano il primo passo verso una governance partecipata, che metta al centro il dialogo tra istituzioni e attori sociali per migliorare i servizi e rispondere in modo efficace ai bisogni delle persone più fragili. “Amministrazione condivisa significa avere un progetto unico, al quale ciascuno dà il suo contributo – aggiunge l’assessore Tarsi –. Venerdì inizieremo a lavorare su come indirizzare le risorse economiche, umane e territoriali, passando da una logica di assistenzialismo a un modello integrato e sostenibile”.
L’evento sarà strutturato in tavoli di confronto, nei quali le realtà coinvolte potranno elaborare proposte innovative e condividere esperienze. Tra i temi principali: governance partecipata, sviluppo delle competenze nel Terzo Settore, innovazione sociale attraverso le nuove tecnologie e sostenibilità dei servizi.
“I lavori dei mesi scorsi hanno messo in evidenza quanto sia importante il coinvolgimento attivo del Terzo Settore – spiega Giovanni Di Bari, presidente dell’associazione Cante di Montevecchio –. Solo attraverso un dialogo continuo possiamo costruire soluzioni condivise per i bisogni delle persone più fragili: dai minori agli anziani, dalle dipendenze patologiche alla disabilità”.
Francesca Busca, dell’associazione Genitori e Figli per l’inclusione, aggiunge: “Una volta che un’amministrazione dispone di risorse, è essenziale sapere come direzionarle. Gli Stati Generali rappresentano un momento fondamentale per evitare sprechi e garantire interventi mirati e coordinati”.
Il sindaco Serfilippi evidenzia anche una prospettiva di lungo termine: “Siamo convinti che, per garantire servizi di alto livello, sia necessario costruire un’unica Azienda di Servizi alla Persona. Per questo abbiamo invitato anche i rappresentanti dell’ATS 7, perché la loro partecipazione è significativa in ottica futura”.
Questo percorso ambizioso coinvolgerà circa 100.000 abitanti dell’Ambito Sociale 6, ponendo le basi per un modello più inclusivo, innovativo e sostenibile, capace di affrontare con efficacia le sfide sociali del presente e del futuro.