

Fano (PU) – “Vogliamo trovare la soluzione migliore per tutelare famiglie e imprese, proteggendo al tempo stesso le casse comunali”. Con queste parole il sindaco Luca Serfilippi interviene sul tema TARI, chiarendo la posizione dell’amministrazione sull’aumento previsto per il 2025.
“L’aumento dell’11% che oggi ci troviamo a gestire – spiega Serfilippi – è stato deciso nel 2024 dalla precedente amministrazione in sede A.T.A. e successivamente rinviato al 2025, scaricando la responsabilità su chi sarebbe venuto dopo. Il centrosinistra ha scelto di coprire l’aumento con l’avanzo di bilancio, cioè con soldi dei cittadini. Ma l’avanzo non è una risorsa illimitata: se continuiamo ad attingere, rischiamo nei prossimi anni di dover applicare aumenti ben più pesanti. Per questo oggi servono scelte oneste e responsabili: l’aumento va gestito e contenuto, cercando soluzioni concrete per proteggere famiglie e imprese”.
Nel 2024, l’aumento previsto era del 5,5%, pari a 1,4 milioni di euro, coperti interamente con l’avanzo di bilancio. Nel 2025 si aggiunge un ulteriore 5,5%, per un aumento complessivo di 2,2 milioni di euro rispetto al 2023.
“La scadenza per l’approvazione era inizialmente fissata al 30 aprile, ma è stata prorogata dal Governo al 30 giugno. Come maggioranza, in modo unito e coeso, abbiamo deciso di prenderci tutto il tempo necessario per condividere la strategia con i gruppi consiliari e avviare un tavolo con ASET, il nostro gestore, per valutare ogni possibile forma di calmierazione – aggiunge Serfilippi –. L’obiettivo è contenere il più possibile l’impatto sulle famiglie”.
Il sindaco ha inoltre ricordato che, dal 1° gennaio 2015 al 1° gennaio 2025, l’aumento legato all’indice ISTAT per questo servizio è stato del 21%. Tuttavia, considerando tutti gli aumenti effettivi della TARI nello stesso periodo (fino al 31 dicembre 2025), il totale sarà del +12% per le utenze domestiche e +10% per quelle non domestiche.
Serfilippi ha poi chiarito: “La TARI è un servizio a pareggio di bilancio. Non è possibile andare in disavanzo. Per questo stiamo valutando anche l’utilizzo dell’avanzo di ASET o una razionalizzazione del servizio, che potrebbe avvenire attraverso una riduzione della frequenza dei passaggi o un miglioramento dell’efficienza complessiva”.
“Se non interveniamo ora – avverte il sindaco – nel 2026 saremo comunque costretti ad aumentare le tariffe, perché l’avanzo si andrà esaurendo. La coperta è corta: è oggi il momento giusto per trovare soluzioni intelligenti e sostenibili, così da evitare rincari eccessivi in futuro”.
Infine, Serfilippi ha ricordato le misure di sostegno già attivate: “Abbiamo ampliato lo sconto TARI per le famiglie in difficoltà: da giugno 2025, tutti coloro con un ISEE inferiore a 18.000 euro potranno chiedere una riduzione, o in alcuni casi l’esenzione totale dalla TARI. Un risultato possibile anche grazie al protocollo d’intesa siglato con i sindacati”.
“Non vogliamo aumentare le tasse. Vogliamo dire la verità ai cittadini e fare scelte responsabili, condivise con le categorie economiche e con chi rappresenta il mondo del lavoro”.