Fano (PU) – “In questo periodo assistiamo a molte passerelle mediatiche di progetti qua e là come se si volesse recuperare il tempo perso, in nove anni di mandato del Sindaco Seri, con i pochi mesi rimasti”. Questo, lo sottolinea Stefano Pollegioni, segretario dell’Udc Fano.
“L’assessore Barbara Brunori – afferma Pollegioni – sembra essere il volto mediatico della città in evidente sostituzione del primo cittadino che ormai, a fine mandato, se ne sta nel nascondimento cercando un futuro chissà dove. Cominciamo a pensare che la Brunori possa essere la futura candidata sindaco, del CSX, in pectore.
Offuscati dai proclami dei tanti progetti per Fano non vedono che in questo periodo l’erba è più alta delle persone e andrebbe tagliata soprattutto lungo i percorsi stradali perché compromette la visibilità agli automobilisti che rischiano di causare incidenti stradali”.
“Passando sui ponticelli del Canale Albani – sottolinea ancora il segretario Udc – si vede un percorso fluviale ostruito totalmente dalla crescita esponenziale della vegetazione e in particolare dei canneti. Fano in questi giorni non è stata esentata dal pericolo di alluvioni. Sappiamo che quel canale dovrebbe essere gestito dal funzionamento di una diga ma prevenire credo sia cosa saggia perché le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Nell’avvicinarsi dell’estate, inoltre, se quella folta vegetazione e quei canneti non vengono tagliati possono essere un pericolo, per le molte abitazioni limitrofe, per il rischio di incendi. Se l’Ente responsabile, della cura dell’interno del Canale Albani, non è il Comune un buon amministratore comunale può farsi interlocutore e intervenire con autorità. Attraverso la Super strada quando si arriva a Fano la prima immagine di benvenuto è quel canneto rigoglioso che non è una bella cartolina della città”.
“Spostandoci verso il centro città – spiega ancora Pollegioni – arriviamo a Porta Maggiore, un luogo bellissimo con uno scenario storico meraviglioso che è l’Arco D’Augusto. Peccato che in quel punto abbiamo il prato delle Mura Augustee occupato da una crescita spontanea di vegetazione e ciuffi di erba che pendono anche sulle stesse mura. Un luogo, il cui restyling è costato 900 mila euro di soldi pubblici, trascurato da una amministrazione disattenta”.
“Siamo – conclude – ormai alle porte della stagione turistica e Fano avrebbe bisogno di una politica attrattiva sfruttando tutte le sue bellezze che purtroppo ad oggi sono offuscate da una amministrazione comunale che profetizza molte parole ma poco e niente nel concreto”.