Fano (PU) – Stefano Pollegioni Udc Fano torna sull’argomento sicurezza della città fanese. “Il danneggiamento nei Giardini Bracci e di nuovo al Pincio di Fano, due giorni fa, è l’escalation – ribadisce Pollegioni – di una serie di atti vandalici che vanno avanti ormai da molto tempo nella nostra città. La sicurezza pubblica a Fano perde i pezzi ed i nostri amministratori assenti e silenziosi devono prendere coscienza di una situazione che è sotto gli occhi di tutti”.
“Cittadini ed anche gli esercenti – viene sottolineato – vivono il degrado e i danneggiamenti in silenzio perché hanno paura delle ritorsioni visto che la notte non c’è alcun controllo. Ho ascoltato molti racconti, spesso la mattina quando gli esercenti vanno ad aprire le loro attività, soprattutto quelle un po’ più nascoste, trovano sorprese di ogni genere suppellettili spostati e danneggiati, bottiglie di birra o altri alcolici a terra con i vetri sparsi, tracce di vomito in ogni angolo”.
“Purtroppo, come ho già ribadito più volte, – spiega Pollegioni – di notte il centro città è terra di nessuno e quindi facilmente accessibile ad ogni genere di atteggiamento incontrollato. 121 Km quadrati di territorio comunale controllato da una forse due pattuglie, Carabinieri e Polizia di Stato, che in una notte devono affrontare diversi tipi di interventi a volte ma anche in territori limitrofi. Questo fa sì che le uniche pattuglie di Forze dell’Ordine sono ferme, anche per ore, e il territorio rimane incontrollato del tutto”.
“Il Commissariato della Polizia di Stato come i Carabinieri – afferma il consigliere Udc – fanno il possibile ma non certo i miracoli. Ad oggi il Commissariato della Polizia di Stato è ancora in difficoltà di organico e lo sarà di più per il futuro visto che sono previsti nuovi pensionamenti che difficilmente verranno ripianati. Il Ministero degli Interni non ci sta aiutando perché l’innalzamento del livello del Commissariato fanese fa fatica ad essere realizzato essendo troppo vicino a Pesaro. Quest’ultima è una risposta informale proveniente dalle Istituzioni preposte e sarà mia cura intervenire, attraverso gli organi UDC parlamentari, con una interrogazione direttamente al Ministro. Nel frattempo, però, il Ministero fa la previsione di un aumento dell’organico per il Commissariato di Urbino (dieci unità) e per la Polfer di Pesaro (15 unità). Per il Commissariato di Fano (terza città delle Marche con oltre 60mila cittadini che in estate aumentano notevolmente) tutto tace! (il Commissariato di Fano è l’unico in Regione a non avere il livello superiore che è importante per avere più personale) eppure non mi risulta che vengano inviate pattuglie dalla VICINA Pesaro a controllare la nostra città. Allora? SPERO DI ESSERE SMENTITO”.
“In tutto questo domando – dice Pollegioni – se il Sindaco, in quanto primo cittadino della terza città delle marche, vorrà intervenire concretamente presso le sedi preposte. Non vogliamo sentirci rispondere con la solita tiritera, e cioè che non gli compete perché la Polizia è corpo dello Stato. Un sindaco deve preoccuparsi anche della serenità dei cittadini e del controllo del territorio per questo dovrebbe interloquire con le Istituzioni per il bene della città. Oltretutto siamo prossimi all’accensione dei motori della movida”.
“Credo che – conclude – si debba considerare uno stanziamento economico per la Polizia Locale e valutare la possibilità di turnazioni, pagate, notturne (ricordo alle istituzioni locali che il turno notturno non è fino alle ore una ma fino alle ore sette del mattino perché i problemi iniziano in tarda notte) oltre ad organizzare un tavolo di concertazione locale comunale per incontrare le varie Forze di Polizia e fare un programma con le forze organiche in campo perché il centro città e il territorio comunale possa essere controllato nel miglior modo possibile. È una proposta e non credo sia una cattiva idea. Non ci si giustifichi dietro alle telecamere, che sono certamente strumenti utili alle indagini, perché chi fa sicurezza sono gli uomini e le donne in divisa che girano e controllano il territorio”.