Fano (PU) – “Ho fatto una domanda all’assessore allo Sport Barbara Brunori riguardo alla nuova piscina di Fano assegnata dalla Fondazione Carifano al Comune e la cui apertura è stata inaugurata pochi giorni fà. La domanda inviata sul suo WhatsApp personale era semplicemente la seguente: ‘Chi gestisce gli spazi natatori per le società sportive esterne?’ Purtroppo, sto aspettando ancora la risposta; eppure, esiste un regolamento comunale sullo sport ben preciso”. Ad intervenire sulla delicata questione è il segretario dell’Udc Stefano Pollegioni.
“Sulla vicenda, sollevata dalla società e comitato genitori Acquafitness, – spiega il segretario – che si occupa anche delle attività in acqua per i disabili, è importante fare chiarezza ed evitare scontri inutili che possono sollevare questioni delicate. Insomma, con la disabilità non si gioca ed è urgente trovare una soluzione e questo lo deve fare l’Amministrazione Comunale con l’assessore allo Sport e dei Servizi Sociali che ad oggi sembrano non essere entrati in questa vicenda. Chiarezza che serve per tutelare le attività di chi gestisce la piscina e della stessa società esterna che ha iscritti disabili che insieme ai suoi istruttori devono essere aiutati a svolgere le attività natatorie utili per la loro condizione”.
“È vero ed hanno ragione i genitori, afferma Pollegioni – ne parlo per esperienza personale, che è importante garantire a chi è nella condizione della disabilità, mi sembra che la società abbia ragazzi anche autistici, il legame con i propri assistenti, maturato nel tempo, con i quali si istaura un rapporto stretto ed importante che non può essere sottovalutato. Sono sicuro che si possa raggiungere una intesa. Con la chiusura definitiva della Dini Salvalai – si delinea ancora – la nuova struttura natatoria è l’unico impianto a Fano e non voglio pensare, conoscendo la serietà di chi la gestisce, che ci possa essere il rischio di una gestione monopolizzata sarebbe un danno alle società, come l’Acquafitness, che hanno impiegato anni per realizzarsi”.
“Certamente – spiega ancora il segretario dell’Udc Fano – sulla questione sollevata questi giorni, dalla società Acquafitness e il comitato dei genitori, mi sarei aspettato un intervento degli organi Istituzionali (Sindaco e Assessore) forse troppo impegnati a fare altro? Oltretutto i lavori per la realizzazione del percorso che costeggia l’aeroporto, per raggiungere l’impianto natatorio, sembrano essere ancora in alto mare per non parlare poi dell’attraversamento di via Mattei che va messo in sicurezza essendo una strada molto trafficata e pericolosa”.
“Mi auguro – conclude – comunque che presto si trovi un’intesa e tutto si concluda nel migliore dei modi”.