Fano (PU) – L’Associazione Ambientalista di Volontariato OdV La Lupus in Fabula torna sui progetti di riqualificazione della città e, non approva il non difendere l’aspetto ambientale dando sempre la priorità alle nuove costruzioni, al tanto cemento.
“Prima – evidenziano – era un giardino, piccolo, ma era un giardino. Domani sarà un piazzale con tre aiuole. Il progetto di riqualificazione di Piazzale Rosselli e Viale Battisti (ufficialmente si chiama: Lavori di messa in sicurezza di Viale Battisti/Via Garibaldi) ricalca la tendenza di quasi tutti i progetti di questa amministrazione: asfalto e cemento al posto di alberi ed erba. In Piazzale Rosselli sarebbe bastato sostituire l’asfalto con una nuova pavimentazione, senza ridurre l’area verde per creare un inutile vialetto tra i due pini. Invece la smania di lasciare segni architettonici contempla sempre la riduzione di superfici permeabili e naturali; mai il contrario! Ma oltre al nuovo cemento in piazzale Rosselli, la riduzione del verde ci sarà anche lungo Viale Battisti, dove, sul lato nord saranno abbattuti quasi tutti gli alberi (in parte sostituiti con nuovi alberelli) per fare posto ai parcheggi”.
“Chiediamo – affermano – come Associazione Ambientalista di Volontariato al Sindaco come questo progetto riesca ad essere in linea con le norme che l’Unione Europea stabilisce per l’erogazione dei fondi del Next Generation Eu.
Infatti, il Regolamento UE 241/2021 stabilisce che i progetti finanziati con i fondi del PNRR non devono arrecare un danno significativo all’ambiente, ma devono favorire la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la protezione e il ripristino della biodiversità, l’uso sostenibile e la protezione delle acque.
Nella Relazione di adattamento ai Cambiamenti Climatici, facente parte del progetto, si legge che ci saranno aree verdi di nuova realizzazione, che saranno preservate le alberature esistenti, che ci sarà un aumento delle aree permeabili e di pavimentazioni drenanti: ma tutto ciò non è vero!”
“Al contrario, – proseguono ancora gli ambientali – diminuirà la possibilità dell’area di assorbire le precipitazioni, diminuirà l’ombreggiamento e l’assorbimento di polveri sottili, e quindi aumenterà l’isola di calore. Il peccato originale, alla base di questo come di altri progetti, è l’assenza di un tecnico competente sul verde urbano in fase di progettazione, come previsto dalla Legge 3/1976, art. 2, lettera v. Quando questa amministrazione inizierà a dare alla gestione e progettazione del verde urbano il valore che si merita, sarà sempre troppo tardi”.