Fano (PU) – Le pesanti frecciate ricevute dall’Alma Juventus non potevano certo cadere nel vuoto ed ecco che oggi l’amministrazione da la propria versione della vicenda stadio Mancini, in attesa che la commissione sul pubblico spettacolo si pronunci dopo il sopraluogo di oggi. “Non fa piacere neanche a noi la situazione che si è venuta a creare – si legge in una nota – ma eventuali ritardi sulle tempistiche di intervento non dipendono dalla nostra volontà. Ad aprile è stato rilasciato un certificato P.I. che attestava che l’impianto fosse a posto e non c’era quindi la necessità di interventi urgenti in vista della nuova stagione agonistica. A fine luglio i vigili del fuoco hanno effettuato un nuovo sopralluogo dal quale sono emersi i problemi alla gradinata ma al Comune questo è stato comunicato solo a fine agosto. In queste due settimane abbiamo valutato il da farsi, abbiamo riunito tecnici e dirigenti per capire quale potesse essere la strada più veloce ed efficace e stiamo predisponendo un finanziamento urgente di 100.000 euro per consentire transitoriamente di rendere agibile parte della gradinata e realizzare una struttura transitoria a lato mare dello stadio. Tra l’altro, ricordiamo che anche negli anni scorsi abbiamo stanziato cifre importanti per manutenzioni straordinarie e crediamo che questo dimostri la grande disponibilità che abbiamo sempre avuto nei confronti dello stadio, della società e dei tifosi”. Le rilevanti risorse che servono per le molte necessità dello stadio aprono piuttosto una discussione diversa e cioè la necessità di valutare la realizzazione di un nuovo impianto. “Non ha molto senso spendere soldi per una struttura obsoleta in centro città limitrofa ad un pronto soccorso anche alla luce del fatto che le norme urbanistiche (vedi la ‘legge stadi’) incentivano l’impiantistica sportiva privata. Quindi c’è la possibilità concreta di fare qualcosa di bello per la città ed il Comune è sempre stato disponibile, e lo è anche oggi, ad affiancare la società nel caso in cui si decidesse di fare questo importante passo. E’ chiaro che per un progetto di questo tipo ci vuole soprattutto la sicurezza della continuità del privato; se dal Presidente Claudio Gabellini, che negli ultimi anni ha paventato l’ipotesi di cedere la società in più di una occasione, arrivasse un messaggio di progettualità a lungo termine noi saremo disposti a sostenerlo con forza in ogni sede”. Risposta poi anche alle accuse mosse al dirigente De Leo per la mancata concessione di parte del contribuito promesso: “Ogni critica legittima – precisa la nota – deve essere sempre riferita agli atti amministrativi e mai alle persone che attuano i regolamenti. Nello specifico, sull’operato del dirigente non possiamo che confermare che si è limitato a mettere in atto un regolamento che è stato approvato dal Consiglio Comunale senza ombre di atteggiamenti pregiudizievoli per la società; sul corrispettivo valuteremo, tramite l’Avvocatura Comunale, le opposte ragioni al fine di definire tale questione tenuto conto dell’affidamento contrattuale e del fatto che la società è una società professionistica”.